
Pensare l’acquisto di un immobile come un investimento del proprio capitale ovvero comprare per affittare? Se ne vale veramente la pena dipende da svariati fattori. Ad ogni modo, affittare un immobile di proprietà presuppone know-how e spesa di tempo. Acquistare una casa insieme ad altre persone, invece, ovvero fare il cosiddetto crowdinvestment in immobili, costituisce un’alternativa molto allettante. Lifetimedesign getta uno sguardo a questa forma innovativa di investimento.
Il crowdfunding per immobili è un trend che sta prendendo piede! Tre anni fa è stata lanciata Crowdhouse, la prima azienda svizzera di crowdinvestment nel settore immobiliare, divenuta leader del mercato. Dal 2017 a Crowdhouse si sono aggiunte aziende come Crowdli, Foxstone, ImmoYou e myBrick, tutte attive in questo settore. Per esempio ImmoYou, l’azienda dell’immobiliarista Bettina C. Stach, si è concentrata su condomini e immobili commerciali investendo dai 3 ai 30 milioni di franchi per ciascun immobile. In questo caso gli interessati partecipano all’acquisto di un immobile con una somma minima di 100’000 franchi a media scadenza e vengono iscritti al catasto come co-proprietari. Al contrario del classico acquisto in co-proprietà, però, non viene venduto un singolo lotto bensì una quota percentuale di un immobile già esistente che produce una rendita tramite l’affitto. Gli investitori, così, da una parte percepiscono parte del canone d’affitto, dall’altra approfittano dell’eventuale incremento di valore dell’immobile in caso di vendita successiva. Sul sito immoyou.ch sono presentati gli immobili proposti agli investitori, i quali possono anche usufruire di una consulenza personalizzata. I vari oneri legati alla proprietà immobiliare come l’amministrazione della proprietà, la gestione del progetto, le misure da adottare per il mantenimento e l’aumento del valore dell’immobile sono tutti presi in carico da ImmoYou. Gli immobili sono affidati da ImmoYou ad amministratori esterni all’azienda.
ImmoYou è stata fondata da Bettina C. Stach, attiva con successo nel settore immobiliare da più di 30 anni. Suo obiettivo è quello di offrire la possibilità di partecipare all’acquisto di un immobile non solo ai Family Offices e alle Casse Pensione ma anche agli investitori privati, dando loro l’occasione di raggiungere una rendita da capitale privato del 5% circa e offrendo così un’interessante prospettiva di investimento sul medio periodo. A differenza di un fondo di investimento, gli investitori non sono proprietari della sola quota di investimento.
Crowdhouse, azienda leader del mercato
Al suo terzo anno di attività l’azienda leader del mercato svizzero Crowdhouse impiega ormai circa 100 collaboratori. Dal 2016 Crowdhouse ha trovato nella Banca Cantonale di Lucerna un forte azionario strategico che la accompagna con i suoi più di 160 anni di esperienza bancaria. Crowdhouse è stata premiata nel 2016 con lo Swiss Fintech Award nella categoria Newcomer e ha investito fino ad oggi un volume immobiliare di più di 500 milioni di franchi. Per il finanziamento degli immobili i suoi clienti hanno partecipato con investimenti propri per più di 200 milioni di franchi. L’azienda è riuscita a raddoppiare questo valore in meno di 10 mesi mostrando così una costante crescita mensile a due cifre. Entro il settembre 2018, infatti, si è assicurata immobili per un valore di altri 200 milioni di franchi, i quali sono ormai pronti ad essere pubblicati sul sito.
Le rendite da capitale conseguite da Crowdhouse si attestano chiaramente sopra il 6% per il terzo anno consecutivo. Fino ad oggi Crowdhouse AG ha pagato ai co-proprietari 8 milioni di franchi di rendite. L’intero portafoglio include circa 900 unità abitative, con cui fino ad oggi l’azienda ha tratto profitti per 17 milioni di franchi.
Crowdinvesting, un motore per la crescita
Negli ultimi anni gli investimenti in immobili tramite crowdinvesting, insieme al finanziamento delle piccole e medie imprese tramite crowdlending, hanno costituito il più importante motore per la crescita del crowdfunding svizzero. Secondo il Crowdfunding Monitoring Schweiz 2018 dell’Institut für Finanzdienstleistungen di Zugo IFZ afferente all’Università di Lucernad le piattaforme di crowfunding svizzero hanno generato un volume di investimenti del valore di 374.5 milioni di franchi. Durante l’anno in corso il mercato ha potuto per la prima volta superare il limite del miliardo.
Quanto alla parte di mercato occupata dal crowdinvesting in immobili, nel 2017 ha già raggiunto un volume di 116.2 milioni di franchi (l’anno precedente erano solo 32.4 milioni di franchi). Questo valore si riferisce agli investimenti di capitale proprio raccolto tramite crowdfunding. L’investimento con capitale esterno è normalmente frutto del finanziamento da parte delle banche.
La diversificazione come assoluta priorità
Rendite a non meno del 5% per i prossimi sei, otto o dieci anni? Questo non può che far piacere agli investitori. Chi mai sarebbe contrario?
Per ogni strategia di investimento la diversificazione resta la priorità assoluta. A questo proposito il settore immobiliare offre opzioni significative. Infatti, anche se le rendite si adattano alla situazione del mercato immobiliare, gli investimenti immobiliari in Svizzera restano più che mai l’opzione di investimento più sicura. Questo vale particolarmente in tempi come i nostri, in cui investimenti a bassissimo rischio con tassi di interesse fissi non producono quasi nessuna rendita. Due fattori che bisogna comunque prendere in considerazione sono sia i costi, che variano a seconda delle offerte di crowdinvesting, sia la durata relativamente lunga di questo tipo di investimento.